Street Art 2.0: Philippe Echaroux Illumina il mondo con la sua street art sostenibile

Il fotografo francese Philippe Echaroux ha ridefinito i confini dell’arte urbana con il suo innovativo progetto “Street Art 2.0”. Echaroux trasforma paesaggi urbani e naturali in straordinari capolavori temporanei di arte luminosa.

 

Con l’uso di un proiettore collegato al suo computer portatile, Echaroux porta avanti la sua visione creativa proiettando immagini su edifici, alberi e persino formazioni geologiche, offrendo una nuova prospettiva sulla street art. Sebbene possa sembrare un’innovazione ad alta tecnologia, il cuore del processo ideato da Echaroux si basa su elementi semplici: fotografia e luci. Il suo approccio minimalista è evidente anche nella sua street art, dimostrando che la creatività non necessita sempre di strumentazioni complesse.

 

Philippe Echaroux è anche molto dedito alle cause sociali e sensibile alle lotte ambientali. Questo è stato evidente ancor di più nel 2016. Di fronte alla crescente deforestazione che minaccia il loro mondo e altera irreversibilmente l’equilibrio di uno dei polmoni verdi più importanti del pianeta, la foresta amazzonica brasiliana, i Surui hanno cercato di sensibilizzare l’Occidente sulla loro situazione.

Echaroux, conscio di questa drammatica realtà e ispirato dalla sua passione per gli sport estremi, si è impegnato attivamente in questa causa. Equipaggiato con attrezzature all’avanguardia, ha portato la sua street art nel cuore primitivo e incontaminato della giungla. Dopo aver parlato e ritratto i membri della tribù Surui, Echaroux ha deciso di proiettare i loro volti sugli alberi circostanti.

Il risultato di questo intervento di street art è semplicemente maestoso e spettacolare. Oltre all’aspetto estetico, trasmette un messaggio potente e cruciale: ogni albero abbattuto rappresenta una minaccia diretta alla sopravvivenza delle tribù native. La street art di Echaroux diventa così un faro di consapevolezza, unendo creatività e impegno sociale per evidenziare l’urgenza di proteggere le preziose risorse naturali del nostro pianeta. In un mondo sempre più interconnesso, l’arte di Echaroux diventa un ponte tra mondi, portando la voce delle tribù native direttamente nei cuori e nelle menti di chiunque osservi le sue opere.

 

Tra i suoi successi, vi è anche il progetto a Central Park, dove Echaroux ha catturato l’essenza della città che non dorme mai. Fotografando i passanti, ha successivamente proiettato i loro volti sulle fronde degli alberi del parco, creando un’esperienza visiva unica che sfida la distinzione tra natura e metropoli. Le immagini presentano simultaneamente il parco e i grattacieli, ma è il gioco di luci che crea ritmi distinti, unificando la natura e la città in un’armoniosa continuità.

 

In un mondo in cui la tecnologia spesso separa l’uomo dalla natura, Echaroux ha trovato un modo di riunirli attraverso la sua street art 2.0. 

 

Credits foto: Philippe Echaroux