Biophilia Kintsugi: l’arte dell’unione tra Uomo e Natura di Laura Shashi

“La natura è lì per ispirarci e darci la forza di cui abbiamo bisogno, è una potente risorsa” – Laura Shashi Troiano

Nel cuore della pittoresca Bolgheri, il mese di agosto si è aperto con un’emozionante esposizione artistica nella sala del centro civico: Laura Shashi Troiano, l’artista che crea un nuovo concetto di Aesthetic Health per migliorare le vibrazioni dei luoghi dell’abitare, ci invita in un mondo di paesaggi marini e terrestri rappresentati su tele di dimensioni monumentali.

Ma cosa c’è dietro questa profonda celebrazione della natura?

Il termine “biofilia” è stato coniato per la prima volta nel 1964 dallo psicologo, psicoanalista e filosofo tedesco Erich Fromm che la definì “l’amore appassionato per la vita e tutto ciò che è vivo”.

Solo nel 1984 questo concetto trovò maggiore popolarità, grazie al libro “Biophilia” di Edward O. Wilson, biologo americano, che la descrisse come “l’impulso ad affidarsi ad altre forme di vita”.

Negli anni successivi, la biofilia ha guadagnato sempre più seguaci non solo nella comunità scientifica, ma anche tra designer e architetti. La ricerca ha dimostrato i numerosi benefici derivanti dall’interazione dell’uomo con la natura: una maggiore produttività, livelli di stress inferiori, un migliore apprendimento e persino tassi di recupero più rapidi dopo una malattia.

Da qui nasce il design biofilico, dove elementi e colori naturali si uniscono ai principi dell’architettura per creare un ambiente più armonioso. Il termine Kintsugiviene spesso associato alla riparazione delle ferite con l’oro, una metafora perfetta per le opere di Laura Shashi. Ispirata dal libro della scrittrice e psicologa Selene Calloni Williams, Laura inizia a preparare le sue tele attraverso la pratica quotidiana dei nove mudra, che associano alla coscienza nove precise abilità. Si tratta, infatti, di un percorso straordinario di risveglio di nove forze, spesso represse e dimenticate, per riparare le ferite dell’anima con l’oro della consapevolezza. Per questo, le tele esposte a Bolgheri rappresentano, tra le sfumature del verde e dell’azzurro, le venature dorate.

La storia di Laura Shashi

La storia artistica di Laura Shashi è un viaggio intrapreso attraverso lo studio della letteratura e delle arti visive tra Firenze e Parigi, per poi trovare la propria ispirazione a Castiglioncello, incastonata tra le colline in provincia di Livorno.

La sua arte utilizza i colori come un flusso di energia, intraprendendo un percorso alla ricerca dell’armonia tra sé stessa e l’infinito. Dopo l’incontro con l’artista giapponese Meera Yashimoto, autrice de “Il risveglio dell’arte”, inizia ad utilizzare il colore in modo fluido e non controllato come mezzo per entrare in connessione con la natura e far emergere l’essenziale. L’energia del mare, i fondali marini e i frammenti di madre terra prendono vita nelle nostre case, attraverso le sue tele dove le tecniche del fluid color si intrecciano con una rete di esperienze emozionali, fino a creare il concetto di “Aesthetic Health”, per migliorare l’energia dei luoghi in cui si vive.

Il progetto “OCEAN: EVERYBODY SHOULD HAVE A LIFE WITH AN OCEAN VIEW”

Il progetto OCEAN di Laura è un invito a portare nelle nostre case una finestra sulla natura, per connetterci con i colori e le vibrazioni del mare. La scienza dimostra che l’oceano ispira il pensiero creativo, riduce l’ansia e promuove il pensiero compassionevole, come rivelato dal biologo marino Wallace J. Nichols nel suo libro “Blue Mind”.

Il lavoro di Laura Shashi e la sua collaborazione con il design biofilico non solo trasforma i nostri spazi, ma dona ai nostri ambienti una nuova energia: la natura come fonte inesauribile di ispirazione e forza, portando questa potente risorsa nelle nostre vite attraverso l’arte e il design. “Abbiamo una mente blu ed è perfettamente su misura per farci felici in tutti i modi in cui ci connettiamo al colore e alle sensazioni dell’acqua”.

di Lucrezia Martino